Pagine

giovedì 30 gennaio 2014

E arriva lui...

Dopo più di un anno torno a scrivere.
Ne sono successe di cose!!!
Prima fra tutte sono diventata di nuovo mamma, 10 mesi fa è nato il nostro principino, il fratellino perfetto per la nostra principessa, il suo cavaliere, il bambolotto da spupazzare, il rivale di cui essere gelosa... insomma... una rivoluzione!!!
Questo avvenimento ne porta con sé altri, mille altri... ma andiamo con ordine!

Qualche post fa avevo parlato del mio precedente parto, del fatto che avevo subito un cesareo che ritenevo ingiustificato e avevo detto di essere in cerca di riscatto... ecco, bene, non ho trovato il riscatto che cercavo, ma ne ho avuto uno altrettanto soddisfacente e chissà, forse migliore per tutto quello che ha comportato.

Non ho avuto il "mio vbac".
Mi ero informata, prima e durante la gravidanza, avevo cercato il medico giusto, la struttura giusta... ero pronta e informatissima, ma... 41 settimane e 3 giorni di gestazione faticosissimi, tra nausee più forti della gravidanza precedente, una bimba di 18 mesi a cui badare e verso la fine... la paura. Tanta, tanta paura di non farcela, di aver scelto la strada sbagliata, tanti dubbi, tante notti insonni a pensare a quale fosse la cosa giusta da fare. Ho desiderato per mesi che il travaglio mi cogliesse all'improvviso, che non mi lasciasse tempo per farmi tanti discorsi in testa e farmi venire troppi dubbi, ho sperato e pregato in tutte le lingue di poter partorire a 38 settimane suonate, così, quando meno me l'aspettavo... e invece... niente. Chissà forse è stata proprio la paura a bloccarmi, quel che è certo è che per 41 settimane e 3 giorni niente si è mosso, il mio piccolo non aveva proprio intenzione di venir fuori da lì dentro... tantissimo liquido amniotico, la sua calda piscina privata che non ci pensava proprio a lasciare...
E così il 9 marzo scorso, a 40+5 vado a fare il solito monitoraggio... avevo la febbre alta, ero proprio a pezzi. Il battito del bambino risultava accelerato (colpa della febbre mi dicevano) e durante una mia contrazione ha avuto un calo... risultato: ricovero immediato!
Ero stanca, malata e spaventata, lasciavo a casa la mia bimba e chissà quando sarei uscita di lì... non ne potevo più!!
Il protocollo era: o partorisci da sola o a 41+3 ti facciamo un altro cesareo, visto che da precesareizzata non possiamo stimolarti il parto.
E così è stato: uno scollamento delle membrane al giorno per 5 giorni, ma non è servito a niente. Niente contrazioni, niente dilatazione, niente di niente.
Il 13 marzo si decide: domani cesareo, non si può più aspettare. Evviva. Finalmente finisce questa gravidanza... è durata fin troppo per i miei gusti! Non vedo l'ora di abbracciare il mio piccolo in carne ed ossa, di tornare a casa, di cominciare la nostra vita a 4...
Però la paura resta, e forse si fa ancora più intensa. Ricordo il mio primo cesareo come un incubo, come una violenza gratuita e ho paura di ripetere la stessa esperienza...
E così passo una notte terribile, in preda all'ansia a passeggiare su e giù per il corridoio del reparto...  quanto ero spaventata! Ogni tanto mi capita di leggere quelle note che girano su facebook in cui le mamme descrivono in maniera estatica la notte del loro travaglio/parto e mi viene da ridere, se dovessi scriverne una io sulla notte prima del mio parto sarebbe il racconto di una tragedia!!!
Comunque, la mattina dopo ero la prima, alle 7.30 inizio a prepararmi e poi mi portano in sala operatoria. Lì c'è il mio ginecologo e la cosa mi rende già un po' più tranquilla. Mentre aspetto piango. Tutti intorno a me si stupiscono e cercano di tirarmi su il morale, poi fanno entrare mio marito. Ormai tutto è pronto e tocca a me!
In sala operatoria l'atmosfera è rilassata e scherzosa, c'è musica di sottofondo, tutti sono gentili e spiritosi... inizio a rilassarmi... poi fanno entrare anche il papà!! Che sorpresa, evviva!
Forse non sarà il "parto estatico" che mi ero immaginata, ma certo non sarà terribile come la prima volta... l'operazione si svolge tutto sommato velocemente, l'ostetrica Alessandra, fantastica, mi è stata tanto vicina anche durante la gravidanza e il ricovero, mi descrive ogni cosa di quello che stanno facendo e poi arriva il momento dell'estrazione, il più turbolento, mi "smucinano" fortissimo e poi tirano e... eccolo lì!!! È nato!!! Che gioia!!! Il momento in cui lo hanno tirato fuori ho guardato dalla lampada sopra di me (che coraggio non so se lo rifarei mai eheh...) e ho visto uscire prima la sua testolina e poi scivolare via tutto il corpo fino al sederino!! Che emozione! La cosa più bella è stata poterla vivere insieme a mio marito, che era emozionato forse anche più di me...

Alla fine una cosa posso dirla con relativa certezza: davvero non conta il modo in cui partoriamo, se per "via vaginale" o con un cesareo, se veniamo stimolate o se il travaglio si avvia da solo... Poter essere madri, poter dare la vita a un altro essere umano è un privilegio grandissimo, un dono grandissimo che abbiamo ricevuto e in nessun modo dobbiamo farne un nostro diritto, dimenticandoci che non dipende da noi...
Cercando notizie e informazioni sul vbac, mi sono imbattuta in cose allucinanti, gruppi su internet e su facebook di donne che inneggiano al parto "naturale a tutti i costi", e non vogliono essere toccate, neanche guardate che loro sanno partorire, i loro bambini sanno nascere e guai a chi interferisce... e io che dovrei dire? Che il mio utero non sa dilatarsi? Forse sarà anche così, o forse qualcuna di quelle dirà che si doveva lasciare che "la natura facesse il suo corso", che bastava aspettare con pazienza...
Mi sono sempre tenuta un po' distante da queste correnti di pensiero, pur facendo parte (anche se spesso non attivamente) di questi gruppi. Diciamo che sono rimasta in disparte ad osservare...e ho tratto le mie conclusioni.
Credo che se da una parte è vero che i nostri tempi risentono della eccessiva medicalizzazione un po' di ogni aspetto della nostra salute, quindi anche della gravidanza e del parto, dall'altra però non si possono buttare via decenni di scienza medica che ha raccolto dati, osservato fenomeni ed eventi e che cerca di fare il possibile perché cose irrimediabili che succedevano in passato non si ripetano.
Insomma, è vero che il parto è un "evento del tutto fisiologico e naturale" e che come tale fa il suo corso con o senza il nostro intervento esterno, ma è anche vero che esistono tutta una serie di complicazioni e che conoscerle e saperle affrontare non è mica poco!!

E infine... sì forse per qualcuno il cesareo non è il modo migliore per mettere al mondo il proprio figlio, ma è pur sempre un modo che ci consente di avere i nostri piccoli tra le braccia... mancherà anche il contatto pelle a pelle, mancherà il sentirsi partecipi (perché poi? Io ero sveglia e vigile e ho partecipato eccome!), mancherà la parte poetica... che ne so... a me stavolta non è mancato proprio niente, anzi, forse è stato proprio meglio che sia andata così, la nascita di mio figlio è stata un evento meraviglioso, e il fatto che sia andata così, nonostante tutto, mi ha fatto rendere veramente e pienamente conto che la sola cosa che importa è che loro, lui e la sorella, siano qui, che siano sani, che siano dei bimbi felici.
E guardando indietro ho, finalmente, benedetto anche il giorno in cui è nata la mia prima bimba. Il mio primo cesareo. Il mio primo piccolo miracolo.
Per questo ringrazio, ogni giorno.


3 commenti:

StyleTto ha detto...

Ciao complimenti per il tuo racconto è bellissimo e pieno di energia e positività! Ho avuto un primo parto come il tuo ed ora cercando una seconda gravidanza da un bel pó mi sto guardando dentro e chiedendomi cosa voglio davvero. La penso come te praticamente in tutto ed aggiungo solo una cosa a ciò che hai scritto:non dimentichiamo che senza i progressi medici molte donne -me per prima!!!- forse oggi non sarebbero qui ma sarebbero morte di parto. Ho vissuto malissimo il primo cesareo,ho passato un periodo di negazione totale pensando che mai nella vita avrei permesso che accadesse di nuovo...poi la ricerca di questa seconda gravidanza che non arriva mi ha fatto riflettere e capire che l'importante sono loro..i nostri cuccioli..e che siano sani e sereni. Un abbraccio e complimenti per il nuovo arrivo

StyleTto ha detto...

Ps sono di Roma anche io, ho partorito a CdR e tu???

marianna ha detto...

Ciao, grazie per il tuo commento! Hai ragione, senza i progressi della medicina probabilmente non sarei qui a raccontare le mie esperienze! XD io il primo parto l'ho avuto al S.Filippo Neri, il secondo invece al Cristo Re, l'unico a Roma, almeno fino a quando cercavo informazioni io,a permettere il vbac ed avere un protocollo specifico!